Quasi ogni giorno abbiamo notizie di episodi di guerriglia urbana i cui protagonisti sembrano essere usciti da qualche film con i zombie. Escono per lo più di notte e cercano lo scontro, a prescindere. Sono un mix di neofascisti, ultras degli stadi e altre frange di non ben identificato radicalismo.
Di fronte ai guasti che perdurano strutturalmente all’interno dei rapporti fra politica e società e a quelli che si sono aggiunti di recente, la percezione dei cittadini è quella di una classe politica distante, ancora troppo presa da beghe interne.
Fanno bene quelli che rilevano, anche criticamente e con quella giusta dose di cattiveria politica, i passaggi repentini di fronte interno della neo ministra Bellanova (da dalemiana a renziana) oppure coloro che le rimproverano la sua piena adesione al Jobs Act di allora e ad altre scelte che molti, da sinistra non approvano.
Quello che (forse) nascerà sarà sicuramente ricordato come il governo dei rospi. Per carità! non con riferimento all’aspetto esteriore di Conte o degli eventuali ministri bensì intendendo i rospi che in tanti sono e saranno costretti a ingoiare per il bene della Patria.